Eccoli in una foto un pò datata ma molto suggestiva, che li ritrae in una gara del Motomondiale classe 500, Ron Haslam e Kenny Roberts.
Ron Haslam, in carriera, è stato il tipico prodotto della scuola motociclistica inglese, a cominciare dalla lunghezza della carriera, sviluppatasi nell’arco di 30 anni. Famosi i suoi exploit del 1978 quando gareggiò ad Oulton park, nella medesima giornata, in ben sei classi: 125, 250, 350, 500, Production 1000cc, e F1. Nel Motomondiale ha corso con la Honda, alla quale rimase sempre molto legato, e Cagiva ma soprattutto fu l’unico capace di sviluppare Elf2; la moto progettata con soluzioni prettamente automobilistiche dall’ingegnere Renault André De Cortanze.
Da ricordare i rapporti non sempre facili – di Haslam senior con Freddie Spencer e Barry Sheen.
Kenny Roberts e' stato uno dei piu' grandi piloti di tutti i tempi, capostipite di tutti i piloti americani, suo allievo simbolo è Randy Mamola e ha inventato un nuovo stile di guida, quello che oggi vediamo nella Moto GP e prima nelle 500.
Fu uno dei primi a governare moto da 750 cc con oltre 130 cavalli per 140 kg di peso, inguidabili e potentissime in seguito vietate per la loro eccessiva pericolosità.
L'esordio come pilota ufficiale avviene nel 1978 per la Yamaha e in quell' anno disputa due mondiali: arrivando quarto nella classe 250 con due Gran Premi conquistati uno a San Carlos e ad Assen e primo nella classe regina, con quattro gare all'attivo.
Si laurea campione del mondo nella classe 500 anche nel 1979 e nel 1980, conquistando in totale il primo posto in otto corse.
In quegli anni non esistevano le saponette, ma molte sono le foto dove lo si vedono col ginocchio a terra.
Si proteggeva con un giro di nastro americano con cui nastrava dei pezzi di visiera all'esterno delle ginocchia, in modo da farle scivolare sull'asfalto, possiamo affermare che fu il precursore della guida in derapata con controsterzi spaventosi.
La delusione fu talmente grande quando, nel 1984 Kenny Roberts decise di ritirarsi dal motociclismo non prima però di aver vinto un'edizione della "Daytona 200 races" e la 200 miglia di Imola.
In quegli anni non esistevano le saponette, ma molte sono le foto dove lo si vedono col ginocchio a terra.
Si proteggeva con un giro di nastro americano con cui nastrava dei pezzi di visiera all'esterno delle ginocchia, in modo da farle scivolare sull'asfalto, possiamo affermare che fu il precursore della guida in derapata con controsterzi spaventosi.
La delusione fu talmente grande quando, nel 1984 Kenny Roberts decise di ritirarsi dal motociclismo non prima però di aver vinto un'edizione della "Daytona 200 races" e la 200 miglia di Imola.
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